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Amministrazione di sostegno: l’importanza del rapporto tra amministrato e amministratore

18-03-2021 16:35

Gmius

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Amministrazione di sostegno: l’importanza del rapporto tra amministrato e amministratore

Un caso di misura di protezione in cui è stato necessario intervenire a tutela del beneficiario.

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Amministrazione di sostegno: l’importanza del rapporto tra amministrato e amministratore


Con un recente decreto la sezione VIII del Tribunale Civile di Milano, pronunciandosi sulla richiesta di sostituzione dell’incaricato amministratore di sostegno avanzata dal beneficiario sig. L., tramite il proprio difensore, ha avuto modo di sottolineare uno fra gli aspetti più importanti affinché l’istituto giuridico introdotto nel nostro ordinamento dalla legge 9 gennaio 2004, n. 6 possa ottenere i risultati auspicati dal legislatore da tale misura protettiva.

Nello specifico il Giudice Tutelare, pur escludendo alcuna censura nell’operato dell’amministratore in carica né tantomeno in merito alla correttezza del medesimo nella gestione del patrimonio del sig. L., non ha potuto soprassedere sul manifesto malessere nel rapporto, anche personale, con il proprio amministratore descritto dal beneficiario.

Secondo il Giudice Tutelare, l’insofferenza del beneficiario nei confronti del proprio amministratore di sostegno, che non lo avrebbe sufficientemente riconosciuto quale soggetto attivo nella gestione ordinaria e quotidiana della propria vita, si è cristallizzata e ha determinato una condizione di sfiducia e di assenza di costruttiva collaborazione tra le parti, circostanza che preclude senza ombra di dubbio il raggiungimento degli effetti auspicati dal legislatore con la misura in esame.

Continuando sul punto, secondo il GT, lo scopo più importante della misura protettiva dell’amministratore di sostegno è quello di consentire al beneficiario di “colmare le proprie fragilità e criticità (anche di natura personale) e di poter contare – anche per gli aspetti gestionali – sulla figura dell’ads da viversi quale opportunità di miglioramento delle proprie competenze e supporto delle proprie lacune”.

Il GT, nel valutare nel suo insieme l’intera vicenda, e più in particolare la condizione di sfiducia creatasi fra le parti al punto da non consentire la necessaria proficua collaborazione tra l’incaricato ADS e il beneficiario, con decreto definitivo di accoglimento della richiesta del beneficiario, ha provveduto a sostituire nell’incarico il precedente amministratore di sostegno nominando al suo posto il soggetto a tal fine indicato dal sig. L. e dal suo difensore.

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